Il meccanismo delle comunicazioni rapide, sempre più numerose negli ultimi anni, è uno strumento essenziale per la valutazione di eventuali rischi e per la tutela del consumatore.
Per notificare in tempo reale i rischi diretti o indiretti per la salute pubblica connessi al consumo di alimenti o mangimi è stato istituito il sistema rapido di allerta comunitario, sotto forma di rete, a cui partecipano la Commissione Europea, l’EFSA (Autorità per la sicurezza alimentare) e gli Stati membri dell’Unione.
Il sistema di allerta comunitario trova il fondamento giuridico nella Direttiva 92/59/ CEE del consiglio europeo recepita col decreto legislativo 115/95, relativa alla sicurezza generale dei prodotti e nel Regolamento CE 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l’autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare.
Il Ministero, con propria Circolare prot. 606/20.1/3/1110 del 15 maggio 2003, ha fornito indicazioni ai propri uffici periferici (UVAC, PIF, USMA) e alle Regioni e Province Autonome, in ordine alle competenze e alle modalità operative in caso di riscontro di “frode tossica o di prodotti nocivi o pericolosi per la salute pubblica” e ha invitato le Regioni e Province Autonome a predisporre un proprio sistema di allerta, per assicurare il flusso delle comunicazioni tra centro e periferia, nonché per fornire gli opportuni indirizzi alle Aziende Sanitarie Locali. L’Ufficio VIII della Direzione Generale della Sicurezza degli alimenti e della nutrizione del Ministero del Lavoro, Salute e Politiche sociali è il punto di contatto italiano per il sistema di allerta comunitario.
Il flusso delle “allerte” deve garantire sia la completezza delle informazioni che la tempestività della comunicazione, per questo le notifiche vengono comunicate e condivise tra gli Stati membri via rete, in tempo reale.
L’attività del sistema di allerta prevede il ritiro di prodotti pericolosi per la salute umana o animale.
Nel caso di rischio grave ed immediato (esempio tossina botulinica), oltre a disporre immediatamente il sequestro dei prodotti tramite l’intervento degli Assessorati Regionali, la procedura di emergenza può essere integrata con comunicati stampa.
Documenti a disposizione dell'Operatore del Settore Alimentare per la corretta gestione del sistema di allerta:
Nota del Ministero della Salute per le indicazioni del ritiro / richiamo da parte dell’Operatore del Settore Alimentare:
Modelli per la comunicazione dell’allerta alimentare all’ Autorità Sanitaria:
- Modello attivazione allerta da OSA
- Modello cartello richiamo OSA
- Proposta di comunicazione dell’ Operatore Settore Alimentare alla Autorità Competente, in caso di attivazione del sistema di allerta
> Sanzioni in merito al Sistema di Allerta D.Lgs. 190/06 per mancata applicazione al Reg CE 178/02
Link esterni:
ELENCO ALLERTE ATTIVE (sito ministero)