L’accesso all’acqua potabile è indispensabile per la salute individuale e collettiva. Da valore etico delle civiltà più antiche ha assunto oggi, insieme ai servizi igienici, il ruolo di diritto umano nei programmi dell’ONU, dell’OMS, dell’Unione Europea, sostenuto anche da iniziative popolari promosse da movimenti politici e di opinione, come principio fondamentale del benessere sociale ed economico di ogni comunità umana.
Le decisioni politiche europee, tradotte in norme, regolamenti e misure legislative nazionali, hanno come obiettivo quello di garantire che in ogni ambiente domestico e produttivo sia disponibile acqua in adeguata quantità, continuità nell’erogazione e costi sostenibili.
Per questo scopo, nel rispetto del principio di precauzione, sono definiti e aggiornati criteri scientifici per garantire che l’acqua destinata al consumo umano sia qualitativamente idonea, cioè possa essere assunta da ogni individuo in piena sicurezza lungo l’arco dell’intera vita.
Con il termine di «acque destinate al consumo umano» si intendono le acque trattate o non trattate, di uso potabile, per la preparazione di cibi e bevande o per altri usi domestici, a prescindere dalla loro origine, fornite tramite una rete di distribuzione oppure mediante cisterne, in bottiglie o in contenitori.
La definizione comprende anche le acque utilizzate nelle imprese alimentari per la fabbricazione, il trattamento, la conservazione o l’immissione sul mercato di prodotti o di sostanze destinate al consumo umano, escludendo quelle acque la cui qualità non ha conseguenze sulla salubrità del prodotto alimentare finale.
Sono, invece, escluse le acque minerali naturali in quanto soggette ad una specifica normativa.
I criteri per garantire la sicurezza delle acque destinate al consumo umano, e i conseguenti parametri minimi di qualità, sono frutto dell’evoluzione di conoscenze multidisciplinari e si basano sugli orientamenti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
In Italia il principale riferimento normativo è il Decreto L.vo n. 18 del 23/02/2023, che dà attuazione alla Direttiva UE 2020/2184, con la finalità di proteggere la salute umana dagli effetti negativi derivanti dalla contaminazione delle acque, garantendone la salubrità.
La normativa si pone come obiettivo la protezione della salute umana, garantendo la qualità delle acque anche integrandosi nel complesso sistema della legislazione comunitaria relativamente all’uso sostenibile, agli obiettivi di qualità ambientale e di protezione dall’inquinamento.
Criteri di idoneità ed efficienza nella fornitura idro-potabile e servizi igienico-sanitari per la protezione della salute umana
Linee guida:
- Linee guida Acqua potabile OMS 2007 – traduzione ARPAV in italiano
- Linee guida acqua potabile OMS 4 edizione _lingua inglese
Rapporti ISTISAN da link ISS
- 2016-12_web – Elementi di analisi del rischio correlati all’utilizzo e riutilizzo di acque in produzione primaria e alimentare
- 2015-8 web – linee guida per le apparecchiature di trattamento dell’ acqua
- 2022-33 web – Linee guida nazionali per l’implementazione dei Piani di Sicurezza dell’Acqua.
- 2022-32 web – Linee guida per la valutazione e la gestione del rischio per la sicurezza dell’acqua nei sistemi di distribuzione interni degli edifici prioritari e non prioritari e in talune navi ai sensi della Direttiva (UE) 2020/2184.